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Malattia e Salute: Considerazioni inusuali su accezioni usuali
Malattia, corpo, psiche e anima


Lo scopo di questo lavoro è quello di analizzare il concetto di malattia da un punto di vista poco usuale, con l'intento di poter arricchire la conoscenza di noi stessi e stare bene, realmente.

Non saranno qui prese in esame tutte quelle affezioni causate da sostanze tossiche, l'inquinamento ambientale o altri fattori responsabili ben noti.

Ogni mutamento di prospettiva di analisi deve necessariamente vincere delle ovvie resistenze iniziali: è sempre difficile abbandonare le nostre abitudini, nelle quali ci sentiamo comodi.

Se si riuscirà in questa impresa, si sarà liberi da pregiudizi e preconcetti nelle valutazioni.



Malattia vs. Salute


Esaminiamo il significato della parola "malattia".

Per comprenderlo meglio, procediamo prima ragionando sulla parola che esprime il concetto opposto: "salute".

Il corpo di un uomo vivo ha una sua componente materiale estremamente differenziata che deve la sua vitalità ad una componente immateriale che di solito chiamiamo coscienza (anima?).

La coscienza (immateriale) non può quindi essere un prodotto del corpo (materiale) e non dipende dalla sua esistenza; essa rappresenta invece la sua “informazione” che si esprime sul corpo.


Quando la temperatura del corpo è tra i 36°C e i 37°C, il sistema immunitario produce anticorpi sufficienti e adeguati, le ghiandole secernono i loro ormoni e quando tutte le altre funzioni interagiscono e si integrano in maniera armonica, questa è la condizione che si è soliti chiamare “salute". Secondo l'OMS è ancora di più: è l'insieme di un'armonia fisica, mentale e sociale.

Se questa armonia viene a mancare, parliamo di "malattia".


Si è detto che il corpo è l'espressione della coscienza, quindi anche di tutti i suoi mutamenti e turbamenti.

I sintomi possono essere tanti ma, la malattia, lo squilibrio dell'armonia, è una sola.


E' errato usare "malattia" al plurale, così come il plurale di "salute".


Queste parole di riferiscono ad una condizione dell'uomo e non ad una parte del suo corpo o ad un suo organo.

Soltanto l'uomo può essere ammalato e questo male si evidenzia sul suo corpo sotto forma di sintomo.

Un sintomo dovrebbe attirare l'attenzione su di sé, dovrebbe rompere una abitudine che probabilmente non è così sana come si crede.


La maggior parte delle persone vive questa interruzione come un elemento che proviene dall'esterno e tutte iniziano la loro lotta personale contro il sintomo. Molte si concentrano unicamente sulla sua eliminazione, senza interpretare i motivi di quanto accaduto.

Con "interpretazione" non si intende qui quella adottata dalla medicina ufficiale. In questo modo si toglie importanza alla malattia.

Malattia: la metafora dell'automobile
La metafora dell'automobile


Utilizziamo una metafora classica: prendiamo ad esempio una automobile.

Questa possiede sul cruscotto diverse spie per permetterci di conoscere se sono presenti eventuali malfunzionamenti.

Supponiamo che durante uno dei nostri viaggi si accenda una di queste spie.

Questo fatto dovrebbe richiamare la nostra attenzione affinché ci si possa rivolgere ad un meccanico, il quale esaminerà il nostro veicolo ed effettuerà la riparazione necessaria.


Sarebbe ovviamente poco previdente agire soltanto sulla spia, eliminando la lampadina.

La spia ha la funzione di portarci a conoscenza di un malfunzionamento in una zona della automobile a noi non visibile. Che cosa succederà agendo in questo modo? Probabilmente, dopo aver percorso ancora un po' di strada, si accenderà un'altra spia per indicare un problema più importante o peggio, non ci sarà possibile proseguire il nostro viaggio.


Per tornare quindi al ragionamento sul sintomo, questo rappresenta la spia dell'automobile: è l'espressione visibile di un processo che è invisibile ai nostri occhi.


La medicina ufficiale sa fare grandi cose sul sintomo ma, ha il grosso problema di confonderlo con la malattia.

Sia chiaro, c'è bisogno anche di saper agire sul sintomo ma, senza slegarlo da una attenta valutazione della malattia.

Una volta compresa questa cruciale differenza tra sintomo e malattia, il sintomo diventa il nostro alleato che ci rivela, anche bruscamente, che cosa stiamo trascurando della nostra vita.


La vera guarigione passa quindi per il mutamento della malattia, piuttosto che per la lotta contro il sintomo.

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