Dott. Massimo Giaccio
Chinesiologo (L. n. 4/2013) - Posturologo
Massoterapista MCB (R.D. n. 1334/1938)
E' molto probabile che sia presente uno squilibrio posturale ma, che cosa significa esattamente?
Perché prima eravamo in equilibrio e poi non lo siamo più?
In questo articolo ti voglio spiegare cos'è la postura ideale, quali meccanismi concorrono a formare la tua e perché questo meccanismo può portare ad avere dei problemi.
Iniziamo considerando la definizione della Treccani:
“L’atteggiamento abituale di una persona, determinato dalla contrazione di gruppi di muscoli scheletrici che si oppongono alla gravità e dal modo con il quale l’individuo comunica con l’ambiente esterno. La postura è l’adattamento personalizzato di ogni individuo all’ambiente fisico, psichico ed emozionale.”
I tre aspetti che quindi influiscono sul risultato posturale sono: gravità, comunicazione e adattamento all'ambiente.
La postura di una persona si autoregola cercando il raggiungimento di questi obiettivi:
... e l'elemento più importante...
La definizione ufficiale dell'Associazione Internazionale per lo studio del Dolore è: "un'esperienza sgradevole, sensoriale ed emotiva, associata a un danno tissutale: reale o potenziale".
Recentemente sono state integrate, sempre dalla stessa associazione, queste note integrative alla sopracitata definizione:
Quello che voglio trasmetterti è che la postura è frutto di un'emozione (positiva o negativa) che in qualche modo abbiamo immagazzinato dentro di noi nel corso di tutta la nostra vita, fin dal momento del concepimento (d'altronde veniamo concepiti con una forte emozione).
Ovviamente anche eventuali traumi, incidenti occorsi possono alterare la postura: di solito questi eventi sono collegati a stati emozionali che ognuno di noi vive in modo diverso, unico, sulla base del proprio patrimonio genetico e delle esperienze passate.
Ogni posizione che assumi, sia statica (ad es. seduto alla scrivania, a tavola o sul divano), sia dinamica (ad es. durante la camminata, la corsa, mentre pratichi uno sport o esegui un lavoro manuale) è determinata da schemi che si costruiscono nel tempo rispettando i cinque criteri di autoregolazione esposti sopra.
Sicuramente usare tanto il mouse, lavorare stando tanto in piedi (magari stando perlopiù immobili), fare lavori ripetitivi o anche praticare uno sport sono elementi che accentuano problematiche che sono però spesso già presenti e che emergono proprio perché la resistenza del corpo viene messa a dura prova.
Questi schemi si possono “sporcare” nel tempo e quando ti capiterà di sentirti dire dal medico, dal fisioterapista, dall'insegnante di tennis, dall'istruttore in palestra, ecc. “hai tale disturbo perché hai un problema di postura”, saprai già che la postura è soltanto l'espressione di qualcosa che abbiamo dentro (fisico ed emotivo) e che solo trattando questo qualcosa, in quanto reale causa del problema, riuscirai a risolvere l'effetto (cioè il disturbo/dolore).
Qualora poi ce ne fosse ancora bisogno, gli eventuali interventi di tipo fisioterapico, medico o farmacologico saranno meglio contestualizzati e perciò maggiormente efficaci e in minor tempo.
Se sei interessato ad avere una valutazione personalizzata del tuo problema, ti invito a compilare il modulo CONTATTI per fissare un appuntamento.
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